Equiseto & Ortica - Capelli & Unghie

 Caduta dei Capelli - Unghie Fragili Carenze di Calcio - Infiammazioni

Descrizione

Equiseto & Ortica - 100 compresse da 350 mg

Equiseto

 Gli equiseti sono tra le piante più antiche della terra: il ritrovamento di resti fossili di alcune specie dell'ordine delle Equisetales indicano che erano piante diffuse già alla fine del Devoniano (395 – 345 milioni di anni fa).

Dal punto di vista filogenetico sono piante più primitive delle angiosperme, infatti sono senza organi sessuali distinti, si propagano e si 

riproducono per mezzo di spore e non di semi. Al genere Equisetum appartengono 15 specie, delle quali poco meno di una decina sono presenti nella flora italiana.

STORIA

Detto anche “coda cavallina”, anche se conosciuto dagli antichi, non ebbe un uso razionale, almeno nei testi di Dioscoride e Plinio il Vecchio (I sec. d.C.). Nel Medioevo Sant’Alberto “il grande” (XII sec d.C.) parla del suo potere emostatico. Nei secoli seguenti cadde in disuso finché Kneipp, 1890, la proclamò unico ed insostituibile rimedio contro le emorragie. Molti medici hanno poi riconosciuto l’attività di questa “malerba” nel trattamento della TBC. 

Galeno (II sec d.C.) raccomandava la coda cavallina nel trattamento delle lesioni tendinee post-traumatiche. 

Il Mattioli nel suo Herbario, XVI sec. d.C., riporta un uso popolare senese: in Quaresima, veniva lessato e poi fritto al posto del pesce. 

Vogel nel suo Materiae Medicae, 1760, consiglia in caso di emorragia un decotto. Grazie agli studi del Dott. Gibelli, chirurgo genovese 

contemporaneo, si è compreso che gli estratti di Equiseto pianta fresca avevano, oltre alle ben note proprietà, azione emopoietica, se trattate

 al di sotto dei 50°C. I flavonoidi in sinergia con il Si4 del fitocomplesso, determinano una attività maggiorata degli osteoblasti e 

una diminuzione di attività da parte degli osteoclasti. I silico-derivati che interessano l’assorbimento umano sono gli organosilicati, il 10% 

sul totale minerale della pianta, i quali promuovono il recupero osseo, connettivale tendineo post-traumatico e in caso di osteoporosi 

(anche in menopausa)

I principi attivi presenti nell'equiseto sono: silice (il 10% passa come acido silicico nelle tisane), calcio, magnesio, potassio, saponina 

(equisetonina), glucosidi avonici, piccole quantità di alcaloidi e tannini. Per la presenza di questi sali minerali, in una forma molecolare 

altamente disponibile per il nostro organismo, l’equiseto contribuisce al "metabolismo dell'osso” e favorisce la remineralizzazione del sistema osteo-articolare e dei tessuti duri come unghie e capelli.

La sua assunzione è quindi indicata in caso di fragilità delle unghie, perdita dei capelli, alopecia, osteoporosi, accrescimento scheletrico degli adolescenti, postumi di fratture, artrosi (grazie all’azione che esercita sia sulla cartilagine articolare, sia sul tessuto osseo) e le tendiniti (migliora l’elasticità dei tendini).L’equiseto, o coda cavallina, è inoltre diuretico per cui è consigliato nel trattamento dell’eliminazione di scorie metaboliche. Inoltre è utile contro la fragilità capillare.

La proprietà cicatrizzante lo rende un ottimo riparatore tissutale e quindi è impiegato in campo cosmetico nella preparazione di prodotti contro smagliature, rughe e cellulite.

Ortica 

Le proprietà curative dell’ortica sono dovute alle sostanze contenute nella pianta, vitamine del gruppo E ed A, ferro ed altri minerali preziosi per la salute dell’organismo ,lecitina, acido caffeico, acido formico, acido folico acido gallico, istamina, tannini, clorofilla, colina, serotonina, oligoelementi, carotenoidi e flavonoidi.

Stimolando la circolazione del sangue a livello cutaneo, contrasta la caduta dei capelli, stimola l’attività dei follicoli indeboliti, rinforza e 

remineralizza il cuoio capelluto, pulisce e purifica i pori e combatte la forfora e la seborrea, oltre a svolgere una funzione antisettica.

Storia 

Le ortiche sono utilizzate contro le artriti sin dall'Antico Egitto. Usi medicinali dell'ortica sono riportati da Teofrasto, Plinio il Vecchio, 

Ippocrate e numerosi antichi greci: i soldati romani, ad esempio, la utilizzavano per trattare la stanchezza muscolare e i reumatismi. Diversi usi della pianta sono stati descritti su testi di medicina e botanica, dal medioevo fino ai giorni nostri.

Le applicazioni sfruttano le proprietà stimolanti e irritanti dei peli, e includono il trattamento di anemie, reumatismi, artriti, eczemi, asma, infezioni della pelle, dolori intestinali, oppure sono tradizionalmente impiegate come shampoo per la calvizie, o contro le emorroidi e la gotta.

Studi moderni provano l'efficacia dell'uso medicinale di U. dioica e U. urens contro artriti, reumatismi, riniti allergiche, infezioni del tratto urinario, problemi cardiovascolari e per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna.

Modalità d'uso: 2-3 compresse per due volte al giorno preferibilmente durante pasti.

Ingredienti e tenore delle sostanze caratterizzanti per dose max giornaliera corrispondente a 6 compresse: Equiseto (Equisetum arvense L.) sommità 936 mg (39%), Ortica (Urtica dioica L.) foglie 936 mg (39%),  Maltodestrina, agente di carica: calcio fosfato, antiagglomerante: magnesio stearato.

1887

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